Le uve, raccolte a mano sulle colline di Cossano Belbo tra la seconda e la terza settimana di settembre, vengono diraspate e pigiate intere per ottenere un mosto molto fine e ricco di composti aromatici primari. La fermentazione avviene in autoclavi di acciaio dove il vino viene conservato a temperatura e pressione controllate. E' proprio in questo processo che il Moscato d'Asti acquista naturalmente la sua effervescenza.
Prima dell'imbottigliamento viene effettuata una delicata microfiltrazione per rendere il vino brillante e stabile nel tempo. Di colore giallo paglierino con riflessi dorati, ha l'aroma caratteristico del Moscato: miele di acacia, pesca sciroppata, pompelmo e limone, fiori di sambuco e glicine, salvia. Il sapore è dolce e l'acidità rompe e rinfresca la caratteristica dolcezza in bocca. Il finale è lungo ed armonico.